Il ruolo delle donne nella politica e nella società civile, il percorso di partecipazione e di conquiste a partire dalla formulazione dell’atto fondante della Repubblica Italiana, la Carta Costituzionale, con il loro determinante contributo per il riconoscimento e l’affermazione di diritti fondamentali nel segno dell’inclusione, della giustizia e della parità.

Sono questi gli argomenti di grande attualità che saranno approfonditi nel corso del convegno “La Costituzione e le Madri costituenti: protagoniste della democrazia paritaria” che, promosso dall’A.N.D.E. (Associazioni Nazionale Donne Elettrici) sezione di Vibo Valentia con la sua presidente Maria Pia Masè e compartecipato dalla Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia guidata dal presidente Pietro Falbo, si terrà venerdì 29 novembre ore 17:30 nella sede di Vibo Valentia dell’Ente camerale al Valentianum.

Quello delle madri costituenti rappresenta, infatti, il primo passo tangibile compiuto dalle donne nell’attività politica del paese dopo l’esperienza della Resistenza, un impegno concreto che da allora si è sempre più strutturato e organizzato e che, ancora oggi, le vede in trincea per rivendicare una effettiva emancipazione ancorata ad una reale parità nelle opportunità, nella carriera professionale, nei trattamenti giuridici ed economici, nella configurazione di un welfare più rispondente e rispettoso delle specificità.

I lavori si apriranno con i saluti istituzionali del presidente della Camera di Commercio Pietro Falbo, del presidente nazionale A.N.D.E. Marisa Fagà e di quello provinciale Maria Pia Masè, che, inoltre, introdurrà e modererà l’incontro.

Ad approfondire le tematiche, con i loro qualificati contributi, saranno poi la senatrice Anna Rossomando, vicepresidente del Senato della Repubblica; Antonella Mancuso, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio e Rosalinda Romano, consigliere e componente della Giunta camerale.

Il filo conduttore sarà incentrato dunque, sulla lotta a qualsiasi discriminazione e violenza, nell’affermazione di una parità di genere che non è solo un diritto umano fondamentale, ma condizione necessaria e imprescindibile per uno sviluppo reale, inclusivo, equo e sostenibile, di cui le donne, oggi come in passato, possono e devono essere, e di fatto lo sono, protagoniste attive nella loro massima espressione di dignità, libertà e capacità.