Favorire l’internazionalizzazione delle imprese e promuovere il Made in Italy orientandosi, in particolare, verso mercati potenzialmente ricettivi e in espansione.
In questa direzione, e in coerenza con quanto previsto nel Programma Pluriennale 2022/2027 approvato dal Consiglio camerale, la Giunta della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia presieduta dal presidente Pietro Falbo, ha deliberato di avviare, in qualità di soggetto proponente, la procedura per la costituzione di una Camera di Commercio italiana in Arabia Saudita, con sede a Riyad, valutato che, oggi, la realtà economica del Paese risulta un mercato in forte ascesa che ambisce ad entrare stabilmente, nel prossimo futuro, fra le maggiori dieci potenze economiche mondiali. E’ in atto, infatti, un piano di sviluppo socio-economico, il “Saudi Vision 2030”, che mira a ridurre la dipendenza del Paese dal petrolio, a diversificare l’economia e a sviluppare settori pubblico accelerando su un sistema di riforme radicali che aprono nuove opportunità anche per le imprese italiane.
Per presentare il progetto nel segno del più ampio e diffuso coinvolgimento del sistema produttivo locale, il Segretario Generale dell’Ente Bruno Calvetta, ha programmato una serie di incontri territoriali con Associazioni di categoria e imprese così da offrire opportunità ai soggetti economici di essere protagonisti di quella che, partendo come associazione di imprenditori e professionisti, italiani e locali, si trasformerà in modo più strutturale nella Camera di Commercio a Riyad, parte integrante della comunità d’affari del Paese in cui opera.
Un apposito incontro si è tenuto nei giorni scorsi nella sede camerale vibonese al Valentianum, dove Calvetta, accompagnato dai referenti camerali Alessia Longo, Veronica Peta, Alessandro Vartolo e presente il Vicepresidente dell’Ente Antonino Cugliari, si è confrontato sulla questione con i presidenti di Confindustria provinciale Rocco Colacchio, affiancato dal Direttore Anselmo Pungitore, di CNA regionale e provinciale rispettivamente Giovanni Cugliari e lo stesso Antonino Cugliari, con l’imprenditore Sebastiano Caffo e il referente del Gruppo Callipo, tutti espressione di aziende di eccellenza, riconosciute tali sia sul mercato nazionale che su quelli esteri.
A loro, innanzitutto, è stato presentato il contesto di riferimento che vede l’Arabia Saudita orientata ad aumentare, entro il 2030, le entrate pubbliche non petrolifere da 36 a 223 miliardi di euro attraverso un piano nazionale di ammodernamento delle infrastrutture e con una serie di mega progetti per importanti insediamenti turistici sul Mar Rosso, nuovi Centri finanziari, insediamenti culturali del calibro di Diriyah Gate e Al Ula, quelli destinati al divertimento come Qiddiyah e aree ultratecnologiche come Neom.
“E proprio Noem –ha precisato il Segretario Generale Calvetta- sarà, in particolare, il nostro centro di attenzione in quanto la Città, pensata in senso futuristico, darà vita nel tempo ad una vera e propria smart region con diversi poli urbani, turistici, industriali, ricreativi e commerciali, con interventi a sostegno anche della sostenibilità fiscale, della trasformazione del settore sanitario, di sviluppo delle capacità umane e della qualità della vita. Per questo l’Arabia Saudita sta diversificando la sua economia, sostenendo la produzione locale e sviluppando opportunità innovative per il futuro, creando un ambiente attraente per gli investimenti locali e stranieri, con riforme volte anche a favorire l’efficienza e la digitalizzazione dei servizi forniti al settore privato, e con l’ulteriore obiettivo di un governo ad alte prestazioni che sia efficace, trasparente e responsabile. In questo quadro di sviluppo economico le opportunità per le imprese italiane sono molteplici e reali e in settori in cui il nostro sistema produttivo è sicuramente attrattivo e competitivo”. Si parla infatti di agro-alimentare, energia/tecnologie ambientali, abbigliamento e tessile, legno-arredo, edilizia innovativa, design, tecnologie alimentari/food processing, macchinari e attrezzature per l’agricoltura.
Un’opportunità che i presenti all’incontro hanno subito colto dando adesione, ma rivolta anche alle imprese aventi sede legale in Italia e alle associazioni imprenditoriali italiane che possono manifestare il proprio interesse inviando la scheda di adesione allegata allo specifico avviso pubblico presente sul sito istituzionale dell’Ente camerale – sezione News che ha lo scopo di favorire una maggiore partecipazione degli operatori economici per divenire soci della costituenda Associazione di imprenditori italo-araba e, dunque, parte attiva della futura Camera di Commercio italiana a Riyad. L’iniziativa, infatti, che parte da un’idea della Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia ha l’ambizioso obiettivo internazionale di rappresentare in Arabia Saudita l’intero Paese Italia e il Made in Italy nella sua creatività e nelle sue eccellenze. Nel segno della massima operatività, il Segretario Generale Calvetta e il Presidente Falbo nei prossimi giorni saranno in missione proprio nella capitale saudita per definire con l’Ambasciata italiana i relativi dettagli tecnico-giuridici e procedurali. Alla riunione parteciperanno anche Michele Torre per Assocamerestero e Cristiana Cesarotto antenna desk della Camera di Commercio italiana di Dubai a Riyad.