“Gli ingegneri sono al fianco della Procura e di tutti i magistrati nello scopo di perseguire gli alti valori di legalità, insiti nel nostro spirito di categoria professionale”. Questo il cuore del messaggio che il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catanzaro, Gerlando Cuffaro, ha pronunciato ieri nel corso della cerimonia per l’inaugurazione dell’anno giudiziario a Catanzaro. “Laddove saremo a conoscenza di illeciti negli appalti – ha sottolineato Cuffaro – saremo al fianco del Sig. Procuratore della Repubblica, ma alcune illegittimità a volte appaiono talmente palesi che determinano sconcerto in tanti colleghi perbene e moralmente integerrimi che avrebbero il sogno di espletare la professione in un sistema libero da condizionamenti di qualsivoglia natura e pervaso dai principi di profonda legalità. È anche per questo che nel mese di settembre, per dare un forte segnale, l’Ordine degli Ingegneri di Catanzaro ha conferito l’iscrizione honoris a Mauro Esposito, imprenditore e testimone di giustizia nel processo ‘San Michele’ che ha rivelato l’infiltrazione ‘ndranghetistica nella Valle di Susa”. 

Poi un passaggio obbligato sull’attuale situazione delle CTU, per cui “scaturiscono molte sperequazioni e difformi norme per l’iscrizione degli Ingegneri negli elenchi dei Periti e dei Consulenti Tecnici e – ha spiegato Cuffaro – poiché trattasi di una spinosa situazione che abbraccia tutti i Tribunali d’Italia, per il mio specifico ruolo e per aver da sempre lavorato quale Consulente in materia civile e penale, ho inteso partecipare fattivamente ad una specifica commissione nazionale, presso il Consiglio Nazionale Ingegneri, che sta trattando tali tempi e si prefigge lo scopo di sottoscrivere con il Ministero della Giustizia e verosimilmente con il C.S.M., un protocollo d’intesa da valere per tutti i Tribunali d’Italia, sia per avere uniformi modalità di iscrizione e mantenimento nel predetti elenchi e sia per stabilire il livello minimo di competenze che un professionista deve possedere per poter essere iscritto negli elenchi stessi. La nostra Categoria – ha aggiunto il presidente degli ingegneri catanzaresi – non vuole sottrarsi a nuove regole per l’iscrizione degli Ingegneri negli elenchi dei Consulenti Tecnici, ma pretende un uniforme metro di giudizio e, per il mantenimento nei predetti elenchi, laddove sono richieste un certo numero di C.T.U. espletate, auspica che i Signori Magistrati possano adoperarsi per il principio della rotazione degli incarichi, che, in verità, in svariati casi, è perfettamente numericamente percepibile che tale principio, sancito dalla legge, non viene doverosamente rispettato, pur dovendo doverosamente riconoscere che venga lasciata al Giudice la scelta del proprio Consulente di fiducia per questioni tecnico-giuridiche particolarmente delicate”.

Sincero anche il ringraziamento di Cuffaro a nome di tutti gli ingegneri per “il gran lavoro che la Corte d’Appello di Catanzaro e tutti gli Uffici Giudiziari, in primis la Procura della Repubblica, hanno portato avanti con ampio risalto nazionale nella lotta alla criminalità organizzata che, qui in Calabria, svolge, purtroppo, un ruolo predominante nella gestione degli affari, negli appalti e perché no in campo politico, laddove tante indagini hanno individuato uno stretto connubio tra malaffare e istituzioni politiche, la qual cosa determina uno status di soggezione, di illegittimità diffusa che si ripercuote inevitabilmente, in termini ristrettivi, sull’economia e sul libero svolgimento delle attività imprenditoriali, professionali e lavorative in genere dei cittadini, viene minato il sacrosanto principio di libertà sancito dalla Costituzione, non potendo esplicare le proprie attività lavorative liberamente scevre da qualsiasi condizionamento”.