Cnel e Unioncamere hanno sottoscritto un accordo interistituzionale per un’ampia attività di collaborazione nell’ambito delle specifiche competenze. In particolare, l’intesa prevede la condivisione di dati e ricerche sugli andamenti generali, settoriali e locali delle nostre imprese, del mercato del lavoro, delle dinamiche dell’innovazione. Inoltre, la collaborazione riguarderà l’analisi delle pari opportunità, dei flussi migratori e le problematiche connesse all’integrazione degli stranieri, gli interventi di formazione e lavoro in carcere, l’inclusione sociale e l’accessibilità. Unioncamere fornirà il suo contributo anche in riferimento alla Relazione annuale del Cnel sui livelli e la qualità dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni.
“Con questo accordo – ha dichiarato il presidente del Cnel Renato Brunetta – il sistema camerale italiano viene direttamente coinvolto nelle attività previste dal programma dell’XI consiliatura. Unioncamere è un partner strategico e di grande rilievo, perché rappresenta gli interessi delle imprese dei diversi settori economici in modo capillare su tutto il territorio nazionale. È una rete preziosa, che lega il tessuto produttivo del Paese e che si pone ora a fianco del Cnel. Ci aiuterà a rinnovare e rivitalizzare il ruolo dei corpi intermedi, anche in riferimento ai tanti altri accordi interistituzionali che abbiamo siglato in questi mesi”.
“Obiettivo dell’intesa con il Cnel è mettere a fattor comune analisi e informazioni per affrontare con consapevolezza, anche con il coinvolgimento dei sistemi produttivi locali, le problematiche connesse al fare impresa” – sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “I monitoraggi e le ricerche dei nostri osservatori sulla morfologia aziendale, sui fattori competitivi e di innovazione delle realtà locali e sul mercato del lavoro possono fornire valutazioni ponderate sulle scelte di politica economica che sono al centro delle decisioni del Governo ed essere utili per la progettazione di interventi nei singoli territori”.