La Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia, nell’ambito del monitoraggio dell’andamento dell’economia locale, contestualizzata nel più ampio quadro del sistema Paese, attenziona e condivide le indagini realizzate periodicamente in ambito di sistema per farne patrimonio comune con i partner territoriali, quale piattaforma programmatica di sviluppo integrato e sostenibile di imprese e territorio.
Per quanto riguarda il periodo tra luglio e settembre, Movimprese, l’analisi trimestrale condotta da Unioncamere e InfoCamere – ha rilevato per le province di Catanzaro Crotone Vibo Valentia un saldo attivo di 142 attività economiche, come differenza tra 620 nuove iscrizioni e 478 cessazioni di attività, con un tasso di crescita trimestrale dello stock – rispetto al 30 giugno 2023 – pari al + 0,22%, perfettamente in linea col dato medio regionale e non troppo distante dalla media italiana, +0,26%.
Al 30 settembre 2023 sono 65.182 le imprese registrate nelle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, di cui 57.012 attive.
TERRITORI
Guardando ai singoli territori di competenza dell’Ente Camerale, è la
Nella provincia di Catanzaro si rileva il maggior numero di imprese registrate nel trimestre (32.938, di cui 28.547 attive). A seguire, Crotone con 18.239 imprese (di cui 15.964 attive), e Vibo Valentia con 14.005 imprese (di cui 12.501 attive).
FORME GIURIDICHE
Le imprese individuali continuano a rappresentare la forma giuridica più ricorrente (per il 63,5% delle imprese registrate nel trimestre), ma con il più basso tasso di crescita (+0,05%).
Crescono pure le “altre forme” del +0,20%.
Da segnalare, invece, il bilancio negativo delle società di persone (-0,10%).
SETTORI
La crescita del trimestre nelle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia non interessa tutto il tessuto produttivo.
In termini relativi, il dinamismo più marcato si registra nel settore Servizi (+1%) e delle Costruzioni (+0,49%).
I settori commercio, agricoltura e manifatturiero segnalano variazioni trimestrali dello stock di imprese di segno negativo, anche se, comunque, poco significative.
“Questi dati sono sicuramente confortanti per la nostra economia – dice il Presidente dell’Ente camerale Pietro Falbo – perché, nella giusta chiave di lettura, danno il senso di come, anche un lieve incremento marginale sia da considerare un importante segnale di ripresa delle nostre imprese. Bisogna, infatti, contestualizzare il risultato in una congiuntura economica che, aggravata da inflazione, caro energia e il moltiplicarsi di conflitti in scenari internazionali, frena complessivamente la crescita del sistema Paese, ma impatta fortemente soprattutto a livello locale in quei contesti, come la Calabria, già di per sé fragili e complessi. Risulta evidente, allora, il valore delle nostre imprese, capaci di reazione e resilienza anche nelle più difficili e impegnative situazioni di criticità, e la cura che dobbiamo loro riservare considerandole, per come in effetti sono, bene sociale in quanto producono ricchezza e benessere anche per l’intera comunità”.