Azione incoming buyers esteri, oggi le visite nelle aziende agroalimentari delle tre province

Bilancio positivo per l’azienda speciale della Camera di Commercio Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. Gli operatori del food hanno degustato i prodotti locali e osservato i cicli produttivi

Si è conclusa questo pomeriggio l’azione di incoming fortemente voluta dall’azienda speciale di promozione della Camera di Commercio Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia che, nella giornata di ieri, ha portato in Calabria numerosi operatori del food provenienti dagli Emirati Arabi, dall’Arabia Saudita, dal Sud Africa, dalla Cina, dalla Thailandia, dalla Corea del Sud, dal Vietnam e dagli Stati Uniti.

Al termine degli incontri B2B con le 24 imprese dell’agroalimentare selezionate attraverso un apposito avviso dall’ente camerale, si sono svolte le visite negli stabilimenti di produzione delle tre province. Guidati dall’export manager Simona Bazzoni che ha dettagliatamente curato le fasi di selezione delle imprese e l’arrivo dei buyers in Calabria, questi hanno potuto così degustare prodotti olivicoli e dolciari, salumi, conserve e sottoli.

Una modalità che offre il duplice vantaggio di connettere ogni prodotto al suo specifico territorio e di poter osservare, inoltre, l’organizzazione interna delle aziende e l’intera filiera produttiva. Allo scopo sono stati allestiti punti degustazione e rinfreschi oltre a visite guidate negli stabilimenti per far conoscere i cicli produttivi e le modalità di selezione delle materie prime.

Particolare soddisfazione per la buona riuscita delle due giornate è stata espressa dal presidente dell’azienda speciale di promozione, Walter Placida, coadiuvato dal direttore della stessa azienda, Bruno Calvetta, e dal presidente della Camera di Commercio Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia Pietro Falbo. «Durante gli incontri e nel corso delle visite abbiano notato l’interesse degli operatori esteri nei confronti dei prodotti locali» hanno dichiarato. «Siamo convinti che questa sia la strada da intraprendere per consentire alle nostre aziende di recitare il ruolo che meritano sui mercati internazionali».