“Sulla Legge di bilancio approvata dal Governo guidato dal presidente Giorgia Meloni, si è aperto un ampio dibattito, ricco di visioni e contributi soprattutto da parte delle associazioni di categoria che deve, comunque, tener conto di un dato incontestabile: la priorità è data all’urgenza di ridurre l’impatto dei rincari dell’energia su imprese e famiglie, oltre che determinate linee di intervento finalizzate a misure a sostegno dello sviluppo delle imprese e del Paese”. E’ quanto si legge in una nota di Confartigianato Imprese Calabria, a firma del presidente regionale e segretario regionale, rispettivamente Roberto Matragrano e Silvano Barbalace.
“Questo è il punto di partenza di un percorso che deve guardare ad affrontare con urgenza però alcuni aspetti fondamentali per l’attività degli imprenditori, con una particolare attenzione anche alle esigenze delle imprese del sud. Governo e Parlamento devono attuare azioni concrete per riconoscere il ruolo delle piccole imprese e valorizzarne il talento e le ambizioni, eliminando gli ostacoli sulla loro strada. Basta con l’idea che il problema sia la dimensione d’impresa. Il problema è il contesto nel quale le imprese operano: il peso del fisco e della burocrazia, i rincari dell’energia, il costo del lavoro, le difficoltà di accesso al credito”, si legge ancora nella nota di Confartigianato Calabria che riprende e rilancia la posizione dei vertici nazionali guidati dal presidente Massimo Granelli dopo l’audizione di venerdì presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato.
“Nonostante i margini stretti della manovra – sostiene ancora Confartigianato Imprese Calabria – è necessario potenziare, anche con maggiori risorse, alcuni strumenti utili per sostenere gli investimenti e la liquidità delle micro e piccole imprese. Tra questi, il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, il Fondo di garanzia per le Pmi, il Fondo per il sostegno alle filiere produttive made in Italy. Servono misure di sostegno alle reti d’impresa e alla trasmissione delle aziende, l’inclusione degli artigiani e delle piccole imprese della filiera agroalimentare nelle azioni previste dal Fondo per la sovranità alimentare. E poi, occorrono interventi per accompagnare lo sviluppo delle imprese del Sud garantendo continuità a quelli ad oggi previsti”.
Soddisfazione per l’allargamento del regime forfetario e per la tassazione agevolata dei redditi incrementali, ma è necessaria una riforma del sistema tributario all’insegna della semplificazione degli adempimenti e della riduzione della pressione fiscale sugli imprenditori. “L’obiettivo – prosegue ancora la nota – è definire un livello di prelievo tendenzialmente uniforme a parità di reddito, indipendentemente dalla natura del soggetto che gestisce l’impresa e dalle dimensioni di quest’ultima.”
Tra le richieste, sul fronte delle politiche del lavoro, Confartigianato ritiene fondamentale “ridurre il costo del lavoro a carico delle imprese, anche tramite la detassazione e decontribuzione degli aumenti salariali e delle voci retributive derivanti dalla contrattazione territoriale di secondo livello. È necessario potenziare l’utilizzo dell’apprendistato professionalizzante per favorire la formazione di competenze e l’occupazione giovanile”.
“Come ha sottolineato il presidente nazionale Massimo Granelli nel corso dell’assemblea nazionale alla presenza della presidente Meloni, confidiamo in un nuovo patto di fiducia tra lo Stato e le imprese, per lo sviluppo economico e sociale del Paese”, conclude Matragrano.
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