Torna “Tessere di Comunità” per il benessere socio-relazionale delle famiglie

Un grande abbraccio nel commovente ritrovarsi a quasi due mesi dal riuscito esperimento del villaggio educativo e dell’aperitivo anti-stress tenuto all’aria aperta. Famiglie, coppie, adolescenti e bambini hanno risposto al richiamo degli operatori del Centro calabrese di Solidarietà che mercoledì e giovedì scorsi ha ripreso il cammino di “Tessere di Comunità”, il progetto finanziato dai fondi CEI 8×1000 di Caritas Italiana, voluto dalla Diocesi di Catanzaro-Squillace, e gestito dal CCS.

Il progetto è nato per affiancare le famiglie, promuovere l’arricchimento e il potenziamento della comunità, generando reciprocità, incoraggiando corresponsabilità e nuove forme di mutualismo.

Dal Kiosko di località Giovino al Centro sociale del quartiere Aranceto cambiano gli spazi – l’accesso è sempre in sicurezza nelle rispetto delle misure anti covid – ma non lo spirito e l’intento di soddisfare il bisogno delle famiglie di avere spazi collettivi dove curare i propri legami, a volte trascurati.

Un laboratorio per ragazzi finalizzato a promuovere le loro abilità sociali (imparo a gestire la rabbia, mi alleno a comunicare in modo efficace, mi abituo a saper dire di No ed altri argomenti ), il parent training per genitori e bambini che hanno tra 7 e 11 anni e l’intrattenimento dedicato ai più piccoli: queste le attività animate da pedagogisti, psicologi, educatori e animatori, impegnati nel lavoro con le famiglie per continuare a tessere quella rete che era stata iniziata nell’ultimo incontro a Giovino.

Le famiglie hanno ritrovato il sorriso, l’accoglienza e la professionalità di Vittoria Scarpino, Cristina Marino, Claudio Falbo, Andrea Barbuto, Rosa Fiore, Annarita Simone, Francesco Passafaro, Fabio Pirrotta, Angela Arone, Kenia Maria Iglesia Vaillant, Imma Mazzitelli, Vittorio Marino, Serena Corrone, e Consuelo Corabi. La due giorni di questa settimana è la prima di un ciclo di incontri si concluderanno a metà del mese: tante le famiglie che hanno risposto all’appello e hanno arricchito con la propria presenza e la propria emotività il confronto stimolato dagli operatori che hanno sollecitato la creatività e la partecipazione diretta con attività e interventi.

Giochi di ruolo che fanno leva sull’esternazione di stati d’animo, condivisione di riflessione su temi intimi e difficili da esternare attraverso varie attività volte: anche in questo modo si promuove la creazione di solidarietà e fiducia tra le persone, le famiglie, le comunità, per renderle capaci di mobilitarsi per la soluzione dei problemi.

“Droga, violenza, maltrattamenti in famiglia: questo è quello che attraverso i giornali e la televisione la cronaca passa quotidianamente alle famiglie – afferma Cristina Marino, coordinatrice del progetto -. Tessere di comunità intende ribaltare questa prospettiva, intende puntare al benessere socio-relazionale delle famiglie. Grazie alla numerosa partecipazione registrata, siamo sempre più convinti e consapevoli che promuovere degli spazi collettivi degli spazi a misura di famiglia serve a far crescere il senso di comunità che favorisce l’appartenenza e le reti reali, oltre che gli affetti vivi e vitali”.
Prossimo appuntamento, quindi, con laboratori e attività a mercoledì 23 e giovedì 24 settembre.