“Come noto, gli emendamenti alla Legge di Bilancio sono stati oggetto di diverse interpretazioni da parte di infermieri, OSS e biologi, risultati idonei non vincitori nelle graduatorie delle passate procedure concorsuali.
Gli emendamenti, secondo quanto asserito dagli interessati, spiegherebbero efficacia solo nei confronti dei precari che vedrebbero assicurata la loro aspettativa di stabilizzazione, ma non anche nei confronti degli idonei non vincitori di concorso. Questa ultima interpretazione non rende giustizia all’enorme sforzo compiuto dal Ministro della Sanità, on. Roberto Speranza, e dall’intera compagine di Governo nel reperire le risorse finanziarie necessarie a porre fine al calvario cui precari e idonei non vincitori sono stati costretti in passato da una “certa” politica”. È quanto scrive in una nota il consigliere regionale Arturo Bova, presidente della Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e per la diffusione della cultura della legalità.
“Personalmente – spiega Bova – ritengo che anche la vicenda degli “idonei” può essere, sin da subito, archiviata positivamente e che le misure introdotte in Finanziaria, già consentono di procedere alla sottoscrizione di contratti a tempo indeterminato con gli idonei in graduatoria, non appena sarà completato il piano di fabbisogno del personale ospedaliero che, per quanto mi risulta, è già in fase avanzata e in dirittura di completamento. Tuttavia, la delicatezza della materia, gli interessi in gioco, le legittime aspettative di tante donne e uomini, madri e padri di famiglia, che hanno tanto investito in formazione, hanno studiato e si sono preparati con immensi sacrifici, e sono risultati idonei in un concorso, impongano la massima serietà nell’affrontare il problema”.
“Per questo – sottolinea Bova – ho preso immediatamente contatti con la struttura del ministro della Sanità Roberto Speranza, e mercoledì 18 dicembre, alle ore 14.30, sarò a Roma con una delegazione di idonei che accompagnerò al Ministero per un incontro che, sono certo, si rivelerà risolutivo. Da tempo – aggiunge – ho assunto con gli idonei dei precisi impegni che intendo portare avanti fino in fondo, nel rispetto di quanto sancito dall’art. 4 della Costituzione che garantisce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. A me, nel mio ruolo di amministratore regionale, spetta il compito di rimuovere quegli ostacoli e far sì che a centinaia di calabresi venga riconosciuto quel diritto che hanno conquistato con lo studio, con il lavoro e con l’impegno”.