Il progetto “Prospettive Urbane”, ideato e messo in campo dall’Associazione CulturAttiva, si è aperto ufficialmente sabato 7 dicembre, con lo svolgimento del primo di una serie di photowalking che, insieme a degli eventi espositivi e un convegno finale, si propone non solo di accendere i riflettori sui luoghi più affascinanti della città, che versano in uno stato di abbandono e sulla loro storia; ma anche di aprire un dibattito su come una cittadinanza attiva, consapevole e propositiva possa incidere concretamente su un processo di rinascita della città.

Sabato 7 dicembre, il gruppo di partecipanti all’iniziativa è partito dal più antico giardino della città, Villa Margherita, aperto al pubblico con cerimonia solenne e la presenza dei reali d’Italia, Umberto I e Margherita di Savoia nel 1881 e ancora indiscutibilmente bello, anche se meno curato di un tempo ed ulteriormente danneggiato dalle scorsa ondata di maltempo.

La collezione di busti scolpiti dai fratelli Francesco e Vincenzo Jerace, gli alberi secolari e le altre specie di piante, il bellissimo panorama che sa regalare, sono gli elementi essenziali del fascino di un parco che, nonostante tutto, sa ancora esprimere la bellezza di un tempo e anche la storia di una città proiettata a pieno titolo nel risorgimento italiano attraverso il pensiero e le opere di grandi personaggi dei quali ogni catanzarese dovrebbe andare fiero, pretendendo a gran voce che le sculture che li raffigurano e i relativi pannelli illustrativi vengano tenuti sempre in ordine.

La scala in stile Liberty di un grande centro culturale del passato come il Cinema Teatro Masciari, i quartieri storici Grecìa e Giudecca ed infine le chiese di Santa Maria del Mezzogiorno e del Monte dei Morti e della Misericordia sono state le altre tappe dell’itinerario.

Tutti luoghi che esprimono bellezza e contraddizione; luoghi ricchi di significato per la secolare storia alle loro spalle, ma che vengono vissuti distrattamente ogni giorno, con la rassegnazione di vederli sempre più vittime del tempo, dell’incuria e anche di decisioni a tratti inspiegabili che, come nel caso della paventata soppressione del convento dei Cappuccini, annesso alla chiesa del Monte, rischiano di privare la città di un pezzo importante della propria storia.

L’itinerario del photowalking di sabato ha restituito l’immagine di una città nata per volere della corte di Bisanzio e fondata in una posizione strategica, a guardia dei due mari. Una città che si è distinta in tutta Europa per la straordinaria maestria con cui veniva prodotta e tessuta la seta; una città che ha saputo attrarre l’interesse di diverse comunità di stranieri per la vivacità della sue economia basata principalmente sulla lavorazione e il commercio di questo prezioso filato ed ha saputo accogliere e tollerare ogni differenza culturale, trasformandola in una risorsa. Poi, in epoca moderna, abbiamo il quadro di una città che durante la lotta al governo borbonico non è certo rimasta a guardare. Gli eminenti centri d’istruzione cittadini, come il Real Liceo “Galluppi”erano anche centri di dibattito politico, di idee riformiste che presero forma grazie a menti brillanti che seppero farsi strada nel panorama dell’Italia del tempo ed oltre, contribuendo alla costruzione dell’Italia unita e di quello stesso sistema culturale nel cui contesto oggi ci sentiamo ai margini.

Il progetto prospettive urbane non vuole certo stimolare uno sterile momento di ricordo nostalgico, ma vuole donare alla storia il suo ruolo imprescindibile di primario tassello della nostra identità collettiva, senza il quale una comunità non può guardare avanti.

Dunque, “CulturAttiva” si propone di fungere da stimolo per il recupero della consapevolezza e dell’orgoglio di essere cittadini di questa città, il cui tessuto socio economico e culturale può rinascere grazie al nostro impegno, alla nostra reciproca collaborazione e ad un dialogo costruttivo con le istituzioni.

Questo è il senso della piccola rete che si sta formando intorno a “Prospettive Urbane” e che finora ha visto l’adesione del pub Rizzi’s, di Marco Rizzitano, della Cooperativa Atlandide, presieduta dalla prof.ssa Roberta Giuditta e con direttore artistico Francesco Panaro e del pub Corto Maltese.

Le date dei prossimi eventi saranno presto comunicate sui canali social di CulturAttiva.