Oltre duecento persone hanno perso parte, venerdì scorso, all’iniziativa “Chiese aperte”, voluta dal presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Daniele Rossi, in collaborazione con S.E. Mons. Vincenzo Bertolone, Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, per arricchire il ventaglio delle iniziative promosse per i festeggiamenti in onore del Santo patrono di Catanzaro, San Vitaliano.
Le visite guidate attraverso cinque delle principali chiese del capoluogo di regione sono state curate dall’associazione di promozione turistica “Cillene” e si sono snodate per il centro cittadino fino alla mezzanotte, animando un’afosa serata di metà luglio nel cuore della città grazie al patrimonio artistico e culturale di cui Catanzaro è ricca ma che non è conosciuto come meriterebbe.
«Sono felice della riuscita della manifestazione – ha commentato Daniele Rossi -. È stato un primo esame che definirei superato a pieni voti. Nonostante il caldo e la concomitanza di un “week end lungo”, portare tanta gente a passeggiare per corso Mazzini alla scoperta delle chiese è decisamente un successo di cui andare fieri, ma è soprattutto la certificazione che sia questa la strada da percorrere, ovviamente con strumenti sempre migliori ed efficaci, per valorizzare la città. È uno schema che con i dovuti correttivi può valere per tutta la nostra regione, a patto che gli interventi siano programmati, costruiti in sinergia e con l’impiego di professionisti capaci».
Ma la tre giorni di festeggiamenti per San Vitaliano ha visto la Camera di Commercio e Rossi impegnati anche in un altro evento, questa volta promosso proprio dall’Arcivescovado. Il dibattito pubblico dal titolo “Senza alibi – Quattro storie per la Calabria”, ha infatti visto Rossi protagonista assieme a Pippo Callipo, Florindo Rubbettino (in foto con Rossi) e allo stesso Arcivescovo nel raccontare l’essere imprenditori in terra di Calabria. Un pomeriggio all’insegna del confronto schietto, con la discussione che si è presto concentrata oltre che sulle criticità del contesto economico, anche sulla ‘ndrangheta.
«È stato un onore parlare alla mia città raccontando l’esperienza di fare impresa in Calabria, ma soprattutto raccontando di quale voglia abbia, oggi più di 20 anni fa quando ho cominciato, di credere nello sviluppo della nostra terra», ha scritto sul suo profilo Facebook al termine dell’incontro Rossi, aggiungendo: «Tre sole direttive: agricoltura, turismo e cultura. Da declinare con decisione, con professionalità, capacità di progettare e innovazione. Questo è il modo a mio avviso migliore per creare lavoro e sviluppo sostenibile in Calabria. La ‘ndrangheta, che sia quella “classica” o quella – come l’ha definita Pippo Callipo – “con la penna”, non fermerà una società sana orientata a un percorso di riscatto e legalità. Sono onorato di aver partecipato all’incontro di questa sera. Grazie».