In rete…per la ripresa. Un’idea che sa di nuovo, anzi d’antico, considerato che avrebbe dovuto essere alla base di un’iniziativa promossa diversi anni fa. Nel caso di specie si parla del 2010, alla vigilia degli infausti spareggi- promozione persi malamente dal Catanzaro Calcio contro la Cisco-Roma.
Ma i tempi allora non furono per così dire maturi, a causa una serie di fattori negativi, per elargire una sorta di contributo della Camera di Commercio provinciale alla società giallorossa quale realtà sportiva capace di godere del sostegno di migliaia di cittadini e come ovvio anche di operatori economici afferenti al sistema camerale. Adesso, però, la situazione è mutata e l’avvento della dirigenza in capo a uno dei gruppi imprenditoriali fra i più affermati del capoluogo e della regione ha di sicuro favorito la concreta realizzazione del progetto. Un gesto simbolico, ma affatto marginale in un periodo di grosse ristrettezze come quello attuale, dal momento che la Camera (in grado di aggregare attorno a sé altre importanti associazioni di categoria quali Confartigianato, Confcommercio, Confindustria, Confesercenti, Cicas e Cna) ha versato nelle casse so- cietarie una cifra pari a 30mila euro. Una somma che non è stato agevole mettere a disposi- zione del club, non solo per la raccolta delle risorse ma anche e soprattutto per il cambiamento del quadro normativo in materia con il sopraggiunto divieto per gli enti pubblici di sponsorizzare squadre impegnate in campionati professionistici o dilettantistici.
Ecco dunque che si è concepito un piano secondo cui la compagine catanzarese è stata considerata un veicolo di attrazione e quindi anche di sviluppo per la realtà su cui insiste. Un’operazione di marketing territoriale, insomma, con al centro un sodalizio blasonato che in futuro potrebbe pure scalare le massime categorie nazionali. Si è dunque dato il via a un servizio di scontistica (pari al 10% dell’importo dovuto dall’acquirente) negli esercizi convenzionati che esporranno il logo di “In rete…per la ripresa”, di cui potranno usufruire tutti i possessori del biglietto di un match delle Aquile per la settimana in cui il taglian- do sarà valido. Una possibilità che i titolari dell’abbonamento avranno invece addirittura per l’intera durata del torneo di Serie C.
Una novità per la Calabria in cui forse nemmeno chi ha da relativamente poco rag- giunto l’olimpo della A come il Crotone (o lo ha fatto nel recente passato, la Reggina) è riuscito a fare della sua forma- zione un brand. Ma vi è di più, perché l’idea è di tramutarla in un piano di marketing turistico coinvolgendo i siti monumentali (parco archeologico, musei e così via) cosicché quanti as- sisteranno alle gare casalinghe dei giallorossi potrebbero decidere di scoprire pure le bellezze della città.
Una scelta che se si strutturasse garantirebbe un sicuro ritorno proprio alle azien- de associate alla Camera (in particolare alle aderenti al pro- gramma). Un bel connubio, quindi. Tanto è vero che si sono sposati gli interessi dell’ente e della maggiore società calcistica cittadina con l’unica controindicazione di essere partiti a campagna abbonamenti ormai conclusa per ritardi dovuti alla riorganizzazione interna delle due realtà coinvolte. Grande soddisfazione, di conseguenza, è stata espressa da entrambe le parti coinvolte.
Al segretario generale della Camera di commercio, Maurizio Ferrara, è come di consueto toccato sviscerare gli aspetti tecnici dell’iniziativa che sono stati illustrati in premessa con l’accento posto soprattutto sulle positive ricadute in termini economici e di promozione del capoluogo e del compren-
sorio catanzarese. Una città e una provincia in cui l’Us può contare su un notevole bacino d’utenza in termini di affezionatissimi sostenitori che, in virtù di tali incentivi agli ac- quisti, adesso potrebbero però essere più attenti pure all’offerta commerciale di tante aziende locali. Senza dimenticare le opportunità concesse anche ai supporter di fuori provin- cia che si potrebbero fermare nei ristoranti del capoluogo il giorno della gara (potendolo però fare anche in altri, come spiegato) o andare in visita in diversi posti con un appetibile sconto sui prezzi d’ingresso. «Abbiamo mandato un chiaro segnale ai nostri iscritti oltreché ai cittadini – ha detto Ferrara: state vicini alla squadra. Così si mette in moto un meccanismo che potrebbe avere sviluppi interessanti.
Il fenomeno calcio è infatti in grado di unire tutti, senza alcuna distinzione di campo professionale o ceto sociale. La riprova nell’impegno assunto da una personalità del mondo imprenditoriale quale Noto, nora attivo in altri ambiti. Ecco perché la Camera di commercio ha sentito il dovere di dare un minimo contributo. Si doveva fare qualcosa, anche nel piccolo, piuttosto che restare fermi.
Motivo per cui abbiamo rispolverato un progetto a mio avviso valido poiché capace di coagulare la partecipazione di tanti commercianti che, aderendovi e af ggendo poi il logo dell’iniziativa sulle loro vetrine, potranno manifestare ai catanzaresi e agli ospiti coinvolti dall’evento sportivo settimanale una vicinanza tangibile e direi molto signi cativa. Un modo, dunque, per accogliere al meglio anche il tifoso esterno.
Un profilo che non sottovaluterei. È anche così che un territorio cresce e si fa apprezzare da quanti non lo frequentano abitualmente e di conseguenza non lo conoscono. Siamo sicuri – ha concluso – che i bene ci saranno immediati e di entità affatto trascurabile».
A chiudere le considerazioni dell’ing. Noto: «Sottoscrivo in pieno le parole dei vertici della Camera di Commercio allo stesso modo di come ho appena vergato l’accordo. Un patto che riveste per noi grande rilievo in ragione delle agevolazioni assicurate, grazie al possesso della tessera o del tagliando per la singola partita in casa, a tutti i supporter del Catanzaro, i quali mi stanno come ovvio moltissimo a cuore, ma anche a coloro che seguiranno in trasferta allo stadio Nicola Ceravolo i team per cui tifano. Un dato da non sottovalutare, anche perché si inquadra perfettamente nella nostra mission e nel modo in cui intendiamo operare. Chiunque ci abbia seguito – ha proseguito il presidente delle Aquile – è infatti a conoscenza della nostra volontà di fare calcio in un certo modo, pure attraverso la promozione dell’immagine del club nel territorio e all’esterno. Un aspetto fondamentale. Ecco perché abbiamo aderito con entusiasmo a tale piano, che mi pare non abbia precedenti da queste parti.
La circostanza che si inizi poi da una sede istituzionale mi grati ca e mi convince ancora di più, conferendo all’intesa una veste ufficiale. E del resto la maniera in cui la Camera di commercio ha dimostrato sensibilità nei confronti della nostra società, di cui lo ringrazio tanto, non può che essere apprezzata e meritare un plauso.
Adesso, tuttavia, conto che l’impegno profuso dai livelli apicali della Camera si sostanzi in qualcosa di veramente importante, poiché il nostro obiettivo è di aumentare nel tempo sempre di più il numero di abbonati o il pubblico presente alle gare del Catanzaro. E chiunque aderirà a questa lodevolissima iniziativa ha ora un motivo in più per farlo. Basti pensare che se una famiglia di quattro persone decide di recarsi allo stadio, fermandosi prima in un ristorante convenzionato, a fronte di un conto di 60 euro ne risparmierebbe 6 e potrebbe così ritrovarsi l’importo per ottenere un biglietto del settore Curva quasi gratis. Un dato che oggi come oggi dobbiamo im- porre all’attenzione di chiunque voglia bene alla squadra- ha chiosato il tycoon alla guida dell’Uesse – a cui noi, ribadisco, teniamo moltissimo. È chiaro che, essendo il primo anno, dovremo fare in seguito un’attenta analisi dei riscontri, ma al di là di ogni considerazione posso garantire una cosa: continueremo su questa scia. Il solco è stato tracciato».
di Danilo Colacino